La vita dei nostri figli è lontana anni luce da quello che abbiamo vissuto noi alla loro età: già in seconda, terza elementare fanno almeno uno sport, partecipano a tutte le feste cui vengono invitati, hanno giochi e videogiochi a non finire...eppure spesso non sono soddisfatti! E si mettono a lamentarsi dicendo cosa manca loro rispetto agli altri, spesso autocommiserandosi con un "oggi non abbiamo fatto niente di speciale!".
Piccolo trucco per insegnar loro a riflettere sulla quotidianità: prendete un quadernino (magari date solennità alla scelta, andando a comprarlo insieme) e invitateli ogni sera a scrivere almeno una cosa bella fatta o accaduta durante la giornata. Una merenda con gli amici, l'allenamento sportivo, una passeggiata in bicicletta...
Non importa quanto piccolo o grande sia stato l'evento, l'obiettivo è abituarli ad essere grati per quello che vivono e che a volte danno troppo per scontato. Alla fine della settimana sfogliate insieme in "quaderno della felicità" e vedrete come resteranno stupiti di cose che, già a distanza di pochi giorni, avevano dimenticato.
Piccolo trucco per insegnar loro a riflettere sulla quotidianità: prendete un quadernino (magari date solennità alla scelta, andando a comprarlo insieme) e invitateli ogni sera a scrivere almeno una cosa bella fatta o accaduta durante la giornata. Una merenda con gli amici, l'allenamento sportivo, una passeggiata in bicicletta...
Non importa quanto piccolo o grande sia stato l'evento, l'obiettivo è abituarli ad essere grati per quello che vivono e che a volte danno troppo per scontato. Alla fine della settimana sfogliate insieme in "quaderno della felicità" e vedrete come resteranno stupiti di cose che, già a distanza di pochi giorni, avevano dimenticato.
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